IL VIAGGIO

Ciao Miriam,
da quando abbiamo chiacchierato un pochino a Milano ho sempre una tua risposta che mi gira per la testa, una di quelle che sembra quasi un tarlo, è li, gira, e, a volte di soprassalto ti desta.
Tu a me la risposta l'hai data, e tra un caffè e 2 chiacchiere ho avuto l'ONORE di conoscerti, ma a quella famosa risposta voglio riproporti la domanda topica che un giornalista ti ha posto in Sud America (forse dopo questo indizio hai capito chi sono).
Non è una provocazione, anzi, secondo me è il quesito che rivela effettivamente chi sei e perché lo fai

DOMANDA:

"cosa hai perso e cosa hai guadagnato da questa esperienza?"

Ti prego, perdi un pò del tuo prezioso tempo per scrivere qualche riga in più, lo so sei solitamente sintetica, ma prova a trasmettere le stesse sensazioni che ho provato io ascoltandoti

merci

Buona Strada

P.S. non volermene ti prego, il caffè d'orzo per te è sempre disponibile

come ogni scelta si sa quello che si perde e quello che si ha guadagnato solo alla fine ..
si .. ho perso degli amici , o forse non erano tali
ho perso due anni di vita ed ho perso la serenità di poter vivere in questo mondo che tutti chiamano civilizzato e che tutti inseguono come se fosse il benessere

Ho acquisito al certezza che ho ragione: la mia felicità è altrove, ma non parlo di un luogo fisico, parlo di un luogo dove la natura è sovrana, dove io sono solo quel che sono e quel che so fare, dove la gente ti sorride anche se hai dei vestiti sporchi .. ecco ..parlo di questo ..ma come tu ben sai .. tutto questo non si riesce a spiegare in poche righe ..
...
è per questo che il mio libro sta prendendo tempo, resta incastrato nella tastiera, nei miei pensieri, nei miei ricordi, solo perchè scriverli e comunicarli a tutti non è possibile, le persone vanno condotte con me in questo mio viaggio se voglio che comprendano almeno un decimo di quello che ho compreso io e tanti altri viaggiatori