Adozione a distanza
2 partecipanti
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Adozione a distanza
Ciao Miriam,visto che qui possiamo argomentare voglio far partecipi anche i tuoi amici,e nel rinnovare le tue parole che io aggiungo,spero di aver fatto cosa buona e giusta,l'aver adottato una bambina a distanza,gia a casa ne ho due,un maschietto euna femminuccia,la ragazza ha 19 anni ormai,e il ragazzo ne ha 16 sono molto orgoglioso di loro due,mi sembra ieri che li tenevo in braccio,invece oggi sono loro che mi tengono..... morale,abbiamo deciso a pasqua di quest'anno io e mia moglie di fare un'adozione a distanza,e visto che il presupposto c'era l'abbiamo fatto con tanto amore ed impegno verso una bambina argentina, casualita' che si chiami Macarena,e una splendida bambina,vorrei essere uno sceicco oggi,per regalarmi un Arem di bambini,ma cio' non e possibile,ma nel mio piccolo ho fatto l'impossibile per aiutare una bambina in cerca di aiuto...... cosi e stato.
Vorrei tanto che anche voi visitaste il sito di www.compassion.it e darci un'occhiata,non costa nulla e solleva l'anima che ce' in ognuno di noi,ci fa riflettere di cio' che abbiamo e di cio' che gli altri non hanno.
Un caloroso saluto a tutti quanti "Salvo"
Vorrei tanto che anche voi visitaste il sito di www.compassion.it e darci un'occhiata,non costa nulla e solleva l'anima che ce' in ognuno di noi,ci fa riflettere di cio' che abbiamo e di cio' che gli altri non hanno.
Un caloroso saluto a tutti quanti "Salvo"
Salvo >Pantera
ADOZIIONE a DISTANZA e due
ECCOMI FINALMENTE A PORTER RISPONDERE AL CARO/CARISSIMO SALVO allora
..ho voluto conoscere questa realtà di persona prima di poterne parlare o scrivere
RILANCIO il link di Salvo e ve ne aggiungo un altro
www.coprodeli.org
li ho conosciuti in ICA - PERÙ
e son stata con loro 5 gg
ora vi racconto qualche cosa
INTRODUZIONE DEL RESPONSABILE DELLA MISSIONE DI ICA
Quello che scegliamo, a volte più a volte meno coscientemente, sempre ha delle conseguenze. Chi sa se ci aiuta o ci molesta o è semplice casualità o è destino. Mi immagino che è il fatto di tenere fede nelle porpie capacità. Non importa perchè ora mi stia riferendo solo alle conseguenze. Oggi siamo solo nel luogo dove sismo arrivati iieri e domani ce ne andremo.
Mi piacerebbe compartire con voi il mio luogo, quello dove sto in conseguenza della decisione che ho preso quasi 2 anni fa. Decisi di venire a vivere quì per realizzare un lavoro. Vi mostrerò quello che ho conosciuto dal tempo del terremoto del 15 de agosto del 2007. Al principio fui ad aiutare e lottare contro la situazione che ha lasciato il disastro naturale. Fui ad organizzare il lavoro di un albergo per i bambini delle famiglie maggiornmente danneggiate in quel momento. Cerando aiuti umanitari, cucinando, educando. Mi ricordo che era inverno: nel deserto la notte sono abbastanza fredde. Con gente che dormiva nelle tende, al lato delle rovine Della loro casa. Cercavano quinde le cose per vestirse, materassi, sacco a pelo per dormire. I tempi dell’emergenza, dove mancava tutto sono terminati. Oggi, quasi due anni dopo, stò laborando di nuovo con i bambini di Subtanjalla. Prima vi è stata l’esposzione delle fotografie a Santiago del Chile (luglio 2008). Attraverso la vendita delle fotografie raggiunsi la somma di 900$ e 200 euros. Con questi soldi viaggiai verso il Perú ed organizzai la festa di Natale. Arrivò anche Babbo Natale con un sacco di regali per tutti i bambini.
In quei tempi ñaque l’idea di fermarmi in Perù per i prossimi mesi e organizzare una nuova istituzione educativa “San Antonio” appunto, ovviamente anche in Subtanjalla, Ica.
Da marzo, quindi, stò laborando in San Antonio come incaricato di un C.A.E. (Centro di Attenzione Externa). Al meno 50 bimbi dell’assembramento umano più povero di tutto il Perú, vengono al C.A.E. e ricevono 2 razioni diarie di cibo (pranzo e merenda), rinforzo scolastico, laboratori ed attività ludiche.
Nelle prossime settimane mi piacerebbe aumentare i laboratori per sviluppare differenti abilità nei bambini come: espressione, talento, creatività, salute per l’anima, sviluppo cerebrale, autostima, disciplina, valori, ecc. Teatro, artigianato, pittura, musica, danza e idiomi. Solamente così potremo cambiar questo dramático circolo vizioso di mancanza di educazione, di lavoro stagionale di raccolta dei frutti e in conseguenza una estrema povertà che non ha fine.
La colazione è la più importante per gli studenti. Oggi i bambini non sempre fanno colazione, perchè il presupposto che ha C.A.E: non proseguire con i costi per la colazione. Il “Proyecto Perú 2” come sua finalità ha di accumulare soldi per coprire i costi delle colazioni per i bambini in alto rischio di Subtanjalla.
A fine anno scolastico, che qui termina in diciembre, mi piacerebbe portare i bambini ad una escursione scolastica a Cusco e a Machu Picchu. Lasciare una diferenta nella loro piccola vita. Caminare con loro per le antiche vie del patrimonio culturale della umanità. Permettere che conoscano personalmente le loro radici e si diano conto che qualche cosa di DIVERSO è possibile. Che il loro futuro non necessariamente stà nel campo ed in una casa di canne di bambu.
Sono alcune idee del “Proyecto Perú 2”. Vi invito a conoscerlo meglio, partecipare e passar la voce nel vostro ambiente.
Uniti mai vinti.
Marcin Mateusz Antosz
BAMBINI AD ALTO RISCHIO
ALEJANDRO CURADO FERNANDEZ
12/04/2002
Vive con i suoi genitori e un fratello nato da poco in una casa di canne di bambu nell'assembramento umano nella zona della Virgen de Chapi. La madre non lavora, il padre sa riparare i computer e di questo vive. Senza dubbio Alejandro è un bambino molto ben educato, tranquillo e culturale. Entrambe i genitori danno molta importanza a loro figlio, lo curano molto ed insegnano a lui buone cose.
ARMANDO JOSÈ ACOSTA TITO
27/02/2002
La familglia di Armando vive in una casa fatta di materiale nobile, construita da poco tempo perchè la vecchia doveva esser abbandonata dopo il terremoto. Ha 2 fratelli. Sua madre è amante della casa,il padre lavora in un supermercato nella zona marketing. Armando è un bambino inquieto e un poco pigro, però se gli si dona attenzione sa fare i suoi compiti di scuola molto bene.
JOSÈ ANTONIO ESPINO HUAMAN
21/09/1996
José Antonio è un bambino educato e tranquillo. Studia bene ed è responsabile. Vive con una sorella e i genitori in un nuovo aglomerato umano. La casa è fatta da canne di mambu e qualsiasi altro materiale. La madre non lavora, il padre lavora nei campi ma solo stagionalmente.
PEDRO LOVERA MARTINEZ
18/01/2005
Pedro vive con sua madre e sua sorella maggiore in una vecchia casa di paglia in un assembramento umano senza acqua, fognature ne eletricità. Suo padre morio. La madre lavora nei campi.
JOSÈ PEÑA HERNANDEZ
19/05/2005
Josè per la situazione che ha in casa, lo possiamo considerare abbandonato per strada. La madre è in cinta di un altro figlio, stà sempre in casa o chiacchierando con le vicine. Il padre non è mai presente. A Josè mancano molto le coccole e l'attenzione. È un bambino buono ed intelligente.
CARMEN ROSA PEÑA HERNANDEZ
22/11/2005
Carmen Rosa per la situazione in casa sua è abbandonata per strada. La madre stà in cinta del nono figlio è sempre in casa o chiacchierando con le vicine. Il padre non è mai presente. A Carmen mancano molte coccole ed attenzione.
..ho voluto conoscere questa realtà di persona prima di poterne parlare o scrivere
RILANCIO il link di Salvo e ve ne aggiungo un altro
www.coprodeli.org
li ho conosciuti in ICA - PERÙ
e son stata con loro 5 gg
ora vi racconto qualche cosa
INTRODUZIONE DEL RESPONSABILE DELLA MISSIONE DI ICA
Quello che scegliamo, a volte più a volte meno coscientemente, sempre ha delle conseguenze. Chi sa se ci aiuta o ci molesta o è semplice casualità o è destino. Mi immagino che è il fatto di tenere fede nelle porpie capacità. Non importa perchè ora mi stia riferendo solo alle conseguenze. Oggi siamo solo nel luogo dove sismo arrivati iieri e domani ce ne andremo.
Mi piacerebbe compartire con voi il mio luogo, quello dove sto in conseguenza della decisione che ho preso quasi 2 anni fa. Decisi di venire a vivere quì per realizzare un lavoro. Vi mostrerò quello che ho conosciuto dal tempo del terremoto del 15 de agosto del 2007. Al principio fui ad aiutare e lottare contro la situazione che ha lasciato il disastro naturale. Fui ad organizzare il lavoro di un albergo per i bambini delle famiglie maggiornmente danneggiate in quel momento. Cerando aiuti umanitari, cucinando, educando. Mi ricordo che era inverno: nel deserto la notte sono abbastanza fredde. Con gente che dormiva nelle tende, al lato delle rovine Della loro casa. Cercavano quinde le cose per vestirse, materassi, sacco a pelo per dormire. I tempi dell’emergenza, dove mancava tutto sono terminati. Oggi, quasi due anni dopo, stò laborando di nuovo con i bambini di Subtanjalla. Prima vi è stata l’esposzione delle fotografie a Santiago del Chile (luglio 2008). Attraverso la vendita delle fotografie raggiunsi la somma di 900$ e 200 euros. Con questi soldi viaggiai verso il Perú ed organizzai la festa di Natale. Arrivò anche Babbo Natale con un sacco di regali per tutti i bambini.
In quei tempi ñaque l’idea di fermarmi in Perù per i prossimi mesi e organizzare una nuova istituzione educativa “San Antonio” appunto, ovviamente anche in Subtanjalla, Ica.
Da marzo, quindi, stò laborando in San Antonio come incaricato di un C.A.E. (Centro di Attenzione Externa). Al meno 50 bimbi dell’assembramento umano più povero di tutto il Perú, vengono al C.A.E. e ricevono 2 razioni diarie di cibo (pranzo e merenda), rinforzo scolastico, laboratori ed attività ludiche.
Nelle prossime settimane mi piacerebbe aumentare i laboratori per sviluppare differenti abilità nei bambini come: espressione, talento, creatività, salute per l’anima, sviluppo cerebrale, autostima, disciplina, valori, ecc. Teatro, artigianato, pittura, musica, danza e idiomi. Solamente così potremo cambiar questo dramático circolo vizioso di mancanza di educazione, di lavoro stagionale di raccolta dei frutti e in conseguenza una estrema povertà che non ha fine.
La colazione è la più importante per gli studenti. Oggi i bambini non sempre fanno colazione, perchè il presupposto che ha C.A.E: non proseguire con i costi per la colazione. Il “Proyecto Perú 2” come sua finalità ha di accumulare soldi per coprire i costi delle colazioni per i bambini in alto rischio di Subtanjalla.
A fine anno scolastico, che qui termina in diciembre, mi piacerebbe portare i bambini ad una escursione scolastica a Cusco e a Machu Picchu. Lasciare una diferenta nella loro piccola vita. Caminare con loro per le antiche vie del patrimonio culturale della umanità. Permettere che conoscano personalmente le loro radici e si diano conto che qualche cosa di DIVERSO è possibile. Che il loro futuro non necessariamente stà nel campo ed in una casa di canne di bambu.
Sono alcune idee del “Proyecto Perú 2”. Vi invito a conoscerlo meglio, partecipare e passar la voce nel vostro ambiente.
Uniti mai vinti.
Marcin Mateusz Antosz
BAMBINI AD ALTO RISCHIO
ALEJANDRO CURADO FERNANDEZ
12/04/2002
Vive con i suoi genitori e un fratello nato da poco in una casa di canne di bambu nell'assembramento umano nella zona della Virgen de Chapi. La madre non lavora, il padre sa riparare i computer e di questo vive. Senza dubbio Alejandro è un bambino molto ben educato, tranquillo e culturale. Entrambe i genitori danno molta importanza a loro figlio, lo curano molto ed insegnano a lui buone cose.
ARMANDO JOSÈ ACOSTA TITO
27/02/2002
La familglia di Armando vive in una casa fatta di materiale nobile, construita da poco tempo perchè la vecchia doveva esser abbandonata dopo il terremoto. Ha 2 fratelli. Sua madre è amante della casa,il padre lavora in un supermercato nella zona marketing. Armando è un bambino inquieto e un poco pigro, però se gli si dona attenzione sa fare i suoi compiti di scuola molto bene.
JOSÈ ANTONIO ESPINO HUAMAN
21/09/1996
José Antonio è un bambino educato e tranquillo. Studia bene ed è responsabile. Vive con una sorella e i genitori in un nuovo aglomerato umano. La casa è fatta da canne di mambu e qualsiasi altro materiale. La madre non lavora, il padre lavora nei campi ma solo stagionalmente.
PEDRO LOVERA MARTINEZ
18/01/2005
Pedro vive con sua madre e sua sorella maggiore in una vecchia casa di paglia in un assembramento umano senza acqua, fognature ne eletricità. Suo padre morio. La madre lavora nei campi.
JOSÈ PEÑA HERNANDEZ
19/05/2005
Josè per la situazione che ha in casa, lo possiamo considerare abbandonato per strada. La madre è in cinta di un altro figlio, stà sempre in casa o chiacchierando con le vicine. Il padre non è mai presente. A Josè mancano molto le coccole e l'attenzione. È un bambino buono ed intelligente.
CARMEN ROSA PEÑA HERNANDEZ
22/11/2005
Carmen Rosa per la situazione in casa sua è abbandonata per strada. La madre stà in cinta del nono figlio è sempre in casa o chiacchierando con le vicine. Il padre non è mai presente. A Carmen mancano molte coccole ed attenzione.
Miriam Orlandi- Admin
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